Il candidato Oscar Ciro Guerra chiude il Gioia Tauro Film Festival

Publication date
25 August 2019

Si concluderà, questa sera, la quarta edizione del Gioia Tauro Film Festival. Gran finale affidato alla proiezione di “El abrazo de la serpiente ” di Ciro Guerra (2016), candidato all’Oscar. Seguirà l’incontro con il regista e sceneggiatore colombiano. Ciro Guerra Ha ricevuto la candidatura all’Oscar per il miglior film straniero nel 2016 con “El abrazo de la serpiente”. La sua carriera ha inizio nel 2004 con “La sembra del caminante”; nel 2009 esce “Los viajes del viento”. Il suo ultimo film è in concorso nella 76° edizione della Mostra del cinema di Venezia “Waiting for the barbarians”. Il festival che trasforma la città di Gioia Tauro in un villaggio del cinema emergente d’autore. Le proiezioni e gli incontri con produttori e registi internazionali si sono svolti, in Piazza Silipigni, nel cuore del “Piano delle Fosse” a Gioia Tauro il 21-22-23-24 e si chiuderanno questa sera, 25 agosto 2019. Cinque giorni di proiezioni, eventi collaterali e incontri tematici sul cinema promossi dall’associazione culturale “Gioia 3.0” e patrocinati dalla Fondazione Calabria Film Commission. Ieri sera, ad aprire la serata, il tavolo tecnico con la Calabria Film Commission. Il Presidente Giuseppe Citrigno ha illustrato ai registi e ai produttori di fama internazionale, ospiti del festival, le attività della fondazione. Un incontro per esporre le nuove opportunità che offre la legge cinema regionale anche per le produzioni internazionali che intendono girare in Calabria. “Un utile strumento legislativo ottenuto grazie alla sensibilità e alla volontà del Presidente Mario Oliverio, approvata recentemente in consiglio regionale grazie al relatore il consigliere Mirabello – spiega Citrigno – e che mette finalmente a sistema il comparto del cinema in Calabria”. A seguire, è stato proiettato “Monos” di Alejandro Landes e Christopher Soren Kelly (2019), e l’incontro con la produttrice Katrin Pors. Tra le sue produzioni più recenti “la region Salvaje” della regista vincitrice a Cannes e Venezia, Amat Escalante. Nel 2018 ha presentato il film “Birdsof passage” alla Quinzane des Realisateteur sezione del Festival di Cannes. Ora, coproduttrice del nuovo film di Jonas Carpignano “A’ Chiara”. Jonas Carpignano è il direttore artistico del festival. Giovane regista italo-americano Premio David di Donatello e del riconoscimento “Europa Cinemas Label” nella sezione Quinzaine des Réalisateurs a Cannes per il suo lungometraggio “A Ciambra”. Opera sostenuta dal progetto Lu.Ca (protocollo d’intesa tra Fondazione Calabria Film Commission e Lucana Film Commission). A curare l’evento con Carpignao, Maurizio Galluccio presidente dell’associazione culturale “Gioia 3.0”. Un cartellone fitto di appuntamenti quello del Gioia Tauro Film Festival. Proiettati: “Divorzio all’Italiana” di P.Germi (1962); il thriller “Acusada” di Gonazlo Tobal (2018); “Troppa Grazia” di Gianni Zanasi (2018). Ospiti degli incontri condotti dal direttore artistico Carpignano: il regista Benh Zeitlin; il produttore argentino Benjamin Domenech e l’attrice Alba Rohrwacher. Benh Zeitlin. Regista, sceneggiatore e compositore statunitense. Nel 2013 ha ricevuto la candidatura all’Oscar al miglior regista e alla migliore sceneggiatura originale per “Re della terra selvaggia”. Per lo stesso film si aggiudica il National Board of Review come migliore regista esordiente, la Caméra d’or al Festival di Cannes e il Gran premio della giuria: U.S. Dramatic al Sundance Film Festival. Benjamin Domenech, nel 2010 ha fondato la società di produzione Rei Cine. Ha prodotto tra gli altri film: “Hunting season”; “Zama”( selezione ufficiale al Festival di Venezia 2017; “The dogs” (Settimana della critica al Festival di Cannes 2017). Alba Rohrwacher. Tra le attrici più talentuose del cinema italiano. Tra i suoi successi: “Il papà di Giovanna”, “Io sono l’amore”, “la solitudine dei numeri primi”, “Perfetti sconosciuti”. Ha ottenuto numerosi riconoscimenti: due David di Donatello, un Nastro d’argento, due Globi d’oro e la Coppi Volpi per la migliore interpretazione femminile. Dunque, grandi ospiti internazionali in questa quarta edizione. Incontri con registi di fama internazionale e vincitori di prestigiosi premi. Nella giuria: Karel Och, direttore artistico del Karlovy Vary International Film. Dal 2016 si occupa del programma “28 Times Cinema” per la Biennale di Venezia; Gaston Solnicki regista argentino il suo erordio con il lungometraggio “Kekszakallu” proiettato nel 2016 nella sezione Orizzonti del Festival di Venezia; Paz Lazaro curatrice della sezione “Panorama” del festival internazionale del cinema di Berlino.