Glass Boy fine riprese per il film di Rossi. Nespeca: “La Calabria è un grande teatro di posa”

Data di pubblicazione
30 Novembre 2019

“Abbiamo scoperto una Calabria inedita. Non solo mare ma una terra che possiede un patrimonio naturale immenso. Dai boschi, alle cime innevate, ai borghi antichi, fino alle coste. La Calabria è un grande teatro di posa” così dichiara il produttore del film “Glass Boy”, Emanuele Nespeca a margine della conferenza stampa, all’Hotel San Francesco di Rende. Questa mattina, il regista Samuele Rossi e l’intero cast hanno incontrato la stampa.

All’incontro hanno partecipato: il Presidente della Calabria Film Commission, Giuseppe Citrigno, il regista Samuele Rossi, il produttore di Solaria film Emanuele Nespeca, il piccolo protagonista Andrea Arru e Alessandro Gordano, produttore esecutivo-Lago film.

Si concluderanno a Cosenza, proprio in questi giorni, le riprese del nuovo film del regista e sceneggiatore Samuele Rossi liberamente ispirato al romanzo
“Il Bambino di Vetro” di Fabrizio Silei, successo editoriale e vincitore del Premio Andersen 2012.

“GlassBoy è una storia che parla di libertà, rischio, paura, crescita, comunicazione fra ragazzini e adulti, coraggio. Lo fa attraverso una storia realistica ma anche attraverso suggestioni fiabesche- spiega il regista Samuele Rossi- la Calabria in questo è stata una location determinante, ci ha offerto luoghi che hanno risposto alla nostra esigenza di immortalare una sorta di “terra di mezzo” per la nostra favola – e continua – ho lavorato alla riduzione cinematografica del romanzo di Silei per molto tempo , ci sono state ben quattro stesure della sceneggiatura. Mi sono ispirato alla cinematografia degli anni’80 di Steven Spielberg e Robert Zemeckis. In questo film ci sono omaggi a quel cinema che tanto ho amato da “ET”, ai “Goonies” a “Ritorno al futuro”. Il cosiddetto cinema per ragazzi che ha coinvolto invece, il pubblico adulto lanciando messaggi universali”.

“Il film è molto complesso perchè mette insieme numerose risorse nazionali, europee e territori diversi – aggiunge il produttore Nespeca – girato tra Italia e Austria. Abbiamo messo insieme più location. In Italia, abbiamo coinvolto Lazio, Liguria, Toscana e Calabria. In particolare, questa terra, ci ha ispirato per il Parco della Sila e i suoi boschi che ricordano anche le grandi foreste americane. Abbiamo deciso di girare la nostra favola coinvolgendo più territori e girando in ogni regione con le maestranze del luogo. Scoperndo, attraverso un lungo periodo di scouting, giovanissimi interpreti alla loro prima esperienza che arrivano un po’ da tutta Italia. Quale migliore occasione, ci siamo detti, per creare sinergie e reti nazionali e internazionali un film per ragazzi? Un’esperienza che ci sta dando grandi soddisfazioni”.

Il produttore Emanuele Nespeca di Solaria Film e il regista hanno infatti scelto come location del set i boschi della Sila Grande e poi, a chiusura di riprese, la città di Cosenza. Il film è realizzato con il contributo della Calabria Film Commission.

“Con Solaria film si è creata una bella collaborazione- afferma il Presidente Citrigno- dopo l’esperienza di White Flower, presentato proprio qualche settimana fa, in anteprima a Cosenza, Emanuele Nespeca torna con un altro importante progetto cinematografico. Si tratta di opere che ci offrono la possibilità di mostrare come in Calabria si possa girare un cinema nuovo e di qualità- e aggiunge–stiamo dando spazio soprattutto a giovani e talentuosi autori come Samuele Rossi. Capaci di dare nuova linfa vitale al cinema italiano con progetti originali e di alto profilo. Inoltre, grazie alla nuova legge cinema e all’impegno della Regione Calabria, stiamo investendo ingenti risorse per formare le nostre maestranze e offrire alle produzioni professionalità altamente qualificate. La nostra mission, dunque, è quella di promuovere le nostre straordinarie location ma anche di creare una rete di professionisti capaci di supportare le produzioni in loco”.

Nel Cast Loretta Goggi, l’attore calabrese Massimo Di Lorenzo, Giorgia Wurth, David Paryla, Pascal Ulli, Giorgio Colangeli, e il giovane Andrea Arru nei panni del protagonista Pino. Arru vanta già importanti collaborazioni con affermati nomi della moda e della fotografia, da Armani a Olivero Toscani. Accanto a lui, molti dei ragazzini protagonisti sono alla prima prova attoriale e rappresentano quindi una scommessa, ma – Rossi ne è convinto – “saranno una sorprendente rivelazione” per la loro immediatezza ed empatia con la storia. Si tratta di Rosa Barbolini (Mavi), Stefano Trapuzzano (Ciccio), Gabriel Mannozzi De Cristofaro (Domenico), Mia Pomelari (Mei Ming).

Glassboy è la storia dell’undicenne Pino che non può uscire di casa, non può stare in mezzo ai suoi coetanei perché la sua salute non glielo permette, correrebbe troppi rischi. Ma è anche evidente che Pino è circondato da adulti che non vogliono che prenda il volo, che hanno paura che soffra perché in realtà hanno paura di soffrire per questo inevitabile distacco. E anche Pino si è convinto che vivere sia rischioso, che sia preferibile chiudersi nella sua meravigliosa cameretta che simula la vita senza i rischi della vita. Ma il colorato luna park della sua camera non basta più e Pino sfida la sua fragilità, le paure dei genitori e le ossessive convinzioni della dispotica nonna Helena, per salvare da una pericolosa trappola della gang avversaria gli SNERD, il gruppo di 4 stravaganti ragazzini uniti per la pelle che osserva fin da piccolo. Pino, animato da uno sfrenato desiderio di libertà e da un coraggio senza limiti, inizia così la sua avventura nel mondo, intenzionato a dimostrare a tutti che anche lui può vivere una vita come gli altri ragazzi. “GlassBoy” ricorda che in fondo tutti i ragazzini si sentono un po’ Pino, cioè fragili, forse non accettati. E lo stesso forse vale anche per i genitori, obbligati a vivere le stesse ansie, speranze e aspettative della famiglia di Pino

.“GlassBoy” è una coproduzione internazionale tra Solaria Film, Peacock Film e WildArt Film, in collaborazione con Rai Cinema, con il contributo di MiBAC – Direzione Generale Cinema, Eurimages e Creative Europe, sostenuto dal programma Sensi Contemporanei Toscana per il Cinema, Regione Lazio – Lazio Cinema International, Por/Fesr 2014-2020 Regione Liguria, Regione Calabria – Calabria Film Commission, Dipartimento Federale dell’Interno DFI, RSI – Radiotelevisione Svizzera, Austrian Film Institute, con la partecipazione di ECHIVISIVI, DNART, PARTNER MEDIA INVESTMENT, LAGO FILM, FABIO CANEPA.