Sono in corso, in queste settimane, le riprese del documentario dal titolo provvisorio “I Bronzi di Riace”, per la regia di Fabio Mollo, prodotto dalla Palomar, finanziato dalla Regione Calabria e promosso dalla Fondazione Calabria Film Commission.
Una produzione dal forte respiro internazionale, realizzata nel Cinquantenario del ritrovamento delle due statue, pensata per le sale cinematografiche e per valorizzare presso un pubblico internazionale la bellezza dei Bronzi di Riace, attraverso un linguaggio cinematografico moderno e accattivante. Così è stata presentata quest’opera, nel corso di una conferenza stampa, presso la sede del Consiglio regionale.
Le storie di ieri e quelle di oggi si incrociano intorno ai due guerrieri, attorno alle domande: da dove vengono, come sono arrivati a noi e come hanno cambiato le vite di molte persone. Così come, nel documentario, si incrociano le vite dei testimoni della scoperta dei Bronzi e coloro che vivono vicino ad essi: dunque, gli archeologi, i sub, gli storici, i cittadini. Per comprendere il loro mistero, cosa vogliono dirci le due statue, partendo dalla considerazione che il loro sia, prima di tutto, un messaggio di pace.
In un processo narrativo che si ispira alla paziente e poetica opera di maestri come Werner Herzog e Patricio Guzmán, domina lo sguardo dei Bronzi verso il mare dal quale sono venuti. Per il regista reggino Fabio Mollo – autore di film e opere tv, e che ha anche collaborato con Paolo Sorrentino in “The Young Pope” -, “il mare è immensità e inconscio, nasconde tanti nostri desideri segreti. La suggestione del film è che i Bronzi rappresentino anch’essi un desiderio di futuro”.
Una visione che nasce anche dalla scrittura: la sceneggiatura è firmata da Armando Trotta, con la collaborazione di Massimo Razzi e del giornalista reggino, già vicedirettore di Repubblica, Giuseppe Smorto, che afferma: “Per troppo tempo ci siamo dimenticati di avere un tesoro come i Bronzi: questo film sarà come una riscoperta”.
A sottolineare il valore del legame tra audiovisivo e territorio è Carlo Degli Esposti, produttore della Palomar, società del gruppo internazionale Mediawan ed una delle principali società di produzione italiane, che ha firmato successi internazionali quali “Il commissario Montalbano”, “Il nome della rosa”, “Volevo nascondermi”. Per Degli Esposti – che ha inviato un videomessaggio di saluto alla Vice Presidente della Regione, Giusi Princi, e alla Fondazione Calabria Film Commission, in occasione della conferenza stampa -, “la Calabria è una terra che può e deve dare ancora tanto all’immaginario visivo e cinematografico del nostro paese, siamo orgogliosi di poter dare il nostro contributo partendo da uno dei tesori simbolo di questa bellissima terra, nella speranza che questa sia solo la prima di tante collaborazioni”.