“E’ la terza volta che vengo a Catanzaro, qui mi sento bene, è una città che sento un po’ mia e sono contento che ci sia una festa del cinema così importante”: così Zahi Hawass, il più grande egittologo del mondo, ha evidenziato la propria emozione nel salutare il pubblico del Magna Graecia Film Festival, in occasione della Masterclass – inserita nell’ambito degli incontri e dei talk realizzati con il sostegno della Calabria Film Commission – che, ieri pomeriggio, al Supercinema di Catanzaro, ha preceduto la proiezione del documentario “Tutankhamon. L’ultima mostra”. L’anniversario dei 100 anni dalla scoperta della tomba del faraone egizio è stata l’occasione per riflettere sulle nuove evidenze archeologiche che saranno annunciate nei prossimi mesi. All’egittologo si deve, infatti, la scoperta della genealogia del “Golden Boy”, grazie alle analisi scientifiche che Awass ha condotto sul Dna di alcune mummie egizie. “La prima volta che ho aperto la bara di Tutankhamon e ho visto faccia a faccia il golden boy ho provato un’emozione indimenticabile, la più grande della mia vita”, ha commentato Hawass. “A settembre daremo notizia di una grande scoperta che riguarda le vere cause della morte del faraone. Stiamo ancora lavorando, inoltre, sulla tomba della regina Nefertiti e della moglie di Tutankhamon”. Hawass ha annunciato a Catanzaro che il prossimo 4 novembre, quando si celebrerà il centenario, verrà messa in scena l’opera lirica Tutankhamon, scritta dagli autori italiani Lino Zimbone e Francesco Santocono.
La prossima Masterclass del Magna Graecia Film Festival è in programma domani, 3 agosto, alle ore 18, al Chiostro del San Giovanni: protagonista il regista Marco Tullio Giordana.