Presentato in anteprima questa mattina, nell’aula del Consiglio regionale, il docufilm “Bronzi di Riace – Il tesoro ritrovato”, co-prodotto – insieme a 42° parallelo – da Regione Calabria e Calabria Film Commission, che sarà visibile dal 16 dicembre su RaiPlay e, sempre il 16, su Raitre, in seconda serata, con replica il 30 dicembre, alle 15,30, su Raitre. La produzione si inserisce nell’ambito della docu-serie Raiplay “Ossi di seppia”.
“I Bronzi di Riace rappresentano l’attrattore culturale più significativo che la Calabria possiede ed uno degli attrattori più importanti di tutto il Paese – ha affermato l’Assessore regionale allo Sviluppo economico e Attrattori culturali, Rosario Varì – L’occasione del cinquantenario dal ritrovamento ha offerto a questo governo regionale l’opportunità di comunicarne e di esaltarne il valore artistico, la bellezza, e di alimentare il mistero che li circonda e conseguentemente il fascino. Con questo straordinario docufilm prodotto per RaiPlay oggi, per una volta di più, i Bronzi compiono il giro del mondo e la Calabria tutta, la Giunta regionale e il Consiglio regionale, li vogliono accompagnare in un duraturo viaggio verso la loro conoscenza”.
“La Calabria merita di essere conosciuta nel mondo attraverso queste opere importantissime – ha dichiarato il Commissario Straordinario della Calabria Film Commission, Anton Giulio Grande – Questo docufilm rientra in una serie di iniziative culturali promosse per celebrare questo importante anniversario. Abbiamo scelto di realizzare un prodotto culturale come questo, che è un po’ la summa di ciò che i Bronzi rappresentano: sono un patrimonio importante, simbolo della regione, sintesi di etica e di estetica che si fondono. Siamo soddisfatti delle iniziative che si stanno attuando, come il convegno a Triennale Milano, che ha visto presente la Calabria per la prima volta. Stiamo realizzando anche opere cinematografiche che sottolineano il concetto del bello insieme a quello della valorizzazione del patrimonio artistico e culturale”.
L’opera, diretta da Gabriele Ciances e Giulia Baciocchi, vede come autrici Alessia Arcolaci, Josella Porto e Giorgia Furlan (anche capo-progetto), e si avvale della partecipazione di Swamy e Grecia Rotolo, già interpreti di “A Chiara” di Jonas Carpignano.