Santa Maria del Cedro

Il Cedro

Il cuore antico di un frutto moderno

La buccia spessa e carnosa del cedro racchiude un cuore di polpa morbido e profumato che rimanda all’età d’oro del Mediterraneo, quando dal mare arrivavano navi cariche di prodotti di altre terre e altre culture. Il cedro ha trovato in Calabria la propria casa, lungo la riviera denominata dei Cedri che comprende l’alto tirreno cosentino, e alla Calabria ha conferito le sue qualità speciali ricevendone in cambio gli elementi della terra locale. Un connubio di fragranze e gusto che grazie allo scorrere del tempo ha reso il Cedro di Calabria unico nel suo genere e frutto privilegiato dal sapore distintivo.

Il Cedro di Calabria rientra nel novero dei Prodotti Agroalimentari Tradizionali (PAT), riconosciuti dal Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali. Rete, ricerca, innovazione, tutela e tradizioni: lungo questi punti cardinali il Consorzio del Cedro di Calabria porta avanti da tempo azioni mirate a salvaguardare e innovare la produzione di cedro nella regione, avvalendosi di enti quali l’Unical, il Cnr e altri centri di ricerca soprattutto calabresi, per esaltare le caratteristiche di questo agrume così pregiato.

L’esempio più lampante di come la tecnologia e l’innovazione si siano adattati perfettamente alla tradizione agricola, è dato proprio dalla coltivazione del Cedro illustrata dal produttore Antonio Lancellotta. Nata come attività accessoria a quella di produzione di energia elettrica da fonte rinnovabile mediante l’utilizzo di pannelli fotovoltaici, la coltivazione del cedro avviene al di sotto di questi grandi campi di pannelli solari, con un rapporto di condizioni luce/ombra pari al 50%, ideale per la loro giusta crescita.

Innovazione e tradizione che si fondono insieme per dare luogo a una produzione agricola ed energetica sostenibile.

L’ambasciatrice dell’enogastronomia calabrese Lidia Bastianich ha raccontato la propria esperienza con il Cedro, asserendo che gli americani lo gradiscono molto, lo utilizzano in molte preparazioni e apprezzano il suo gusto particolare. Dal punto di vista degli chef ha poi evidenziato l’interesse sempre vivo del mondo della ristorazione per questo pregiato frutto, utilizzato in diversi piatti.

Lidia ha inoltre sottolineato che negli Stati Uniti rifornirsi di questo profumato agrume è anche abbastanza costoso e che quindi riuscire ad informare correttamente gli operatori d’oltre oceano sulle preziose qualità organolettiche e nutritive del prodotto rappresenta un’opportunità preziosa per tutto il comparto cedricolo, sfruttando le enormi possibilità conferite da un frutto che viene prodotto esclusivamente nella magnifica parte della costa calabrese che porta il suo nome.

Una via di sviluppo interessante e dalle grandi potenzialità, da percorrere con metodo e professionalità grazie anche all’assistenza e al contributo fornito dal PSR, per far crescere l’imprenditorialità regionale in maniera innovativa ma sempre rivolta alla grande tradizione agricola calabrese.